Niente di noi senza di noi.

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L'Unione Europea dei Sordi (EUD) è solidale con la Società Ucraina dei Sordi (USD)

In risposta agli atti di aggressione della Russia all'Ucraina, la comunità europea dei sordi condanna fermamente questi atti di violenza.

L'EUD è fermamente al fianco di tutti i cittadini ucraini, in particolare delle persone sorde che subiscono gli effetti sproporzionati del conflitto armato causato dalla Russia.

Per offrire sostegno alla Società ucraina dei sordi (USD), l'EUD esorta le Associazioni nazionali dei sordi (NAD) a collaborare e ad aiutare la Società ucraina dei sordi (USD) e a sensibilizzare le loro lingue dei segni sulla necessità di fermare l'aggressione contro l'Ucraina, a sostenere un aiuto umanitario inclusivo nel loro Paese e a sensibilizzare su come garantire che i rifugiati sordi non vengano lasciati indietro.

Per dimostrare chiaramente l'intenzione di sostenere la Società ucraina dei sordi, il Consiglio dell'EUD proporrà formalmente a tutte le NAD di accettare la Società ucraina dei sordi come membro dell'EUD durante l'Assemblea generale di Marsiglia, in Francia. Il nostro obiettivo è quello di riconoscere ufficialmente l'USD come uno dei nostri colleghi europei.

Siamo e saremo al fianco della comunità dei non udenti in Ucraina e ne apprezziamo gli eroici sforzi per resistere all'invasione della Russia.

La Federazione Mondiale dei Sordi (WFD) sta organizzando una campagna di donazioni per sostenere le persone sorde in Ucraina attraverso il lavoro della Società Ucraina dei Sordi. Inoltre, se necessario, ridistribuirà queste donazioni ad altri membri della WFD nei Paesi vicini che stanno accogliendo rifugiati ucraini sordi.


Fate una donazione per sostenere i sordi ucraini! https://wfdeaf.org/donate/

Tutte le pubblicazioni del periodo 2022-2026 sono cofinanziate e prodotte nell'ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) della Commissione europea.

I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione Europea o del Programma CERV della Commissione Europea. Né l'Unione Europea né l'autorità concedente possono essere ritenute responsabili.

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