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Conferenza "Multilinguismo e diversità linguistica" ospitata dall'eurodeputato Hannu Takkula e dall'eurodeputata Michaela Šojdrová

EUD

Il 27 settembre, l'EUD ha partecipato a una conferenza su "Multilinguismo e diversità linguistica" organizzata al Parlamento europeo dall'eurodeputato Hannu Takkula e dall'eurodeputata Michaela Šojdrová.

Mentre la conferenza si concentrava sulle lingue parlate, il nostro direttore esecutivo Mark Wheatley era stato invitato come uno dei relatori per fornire informazioni sull'integrazione professionale e culturale degli utenti della lingua dei segni nell'UE.

Ha sottolineato l'importanza del riconoscimento della lingua dei segni a livello nazionale per ottenere pari diritti umani (linguistici) per le persone sorde, poiché la mancanza di riconoscimento e l'attuazione incompleta di tale legislazione crea barriere per le persone sorde, ad esempio nell'accesso a un interprete qualificato in tribunale o nei rapporti con le autorità pubbliche.

Inoltre, ha presentato lo stato attuale del riconoscimento nei diversi Stati membri, ha sensibilizzato i partecipanti sulla conferenza sulla lingua dei segni di Helga Steven che si terrà il giorno successivo e sulla petizione che l'EUD ha presentato al Parlamento europeo, chiedendo di consentire la presentazione di petizioni in tutte le lingue dei segni nazionali e regionali europee.

Mentre spetta agli Stati membri riconoscere le loro lingue dei segni nazionali e regionali, ha infine suggerito alle istituzioni dell'UE di adottare un documento di orientamento che presenti le caratteristiche delle leggi di riconoscimento della lingua dei segni che hanno avuto successo, per aiutare la "standardizzazione" del riconoscimento della lingua dei segni, in quanto ciò potrebbe facilitare la libertà di movimento per tutti i sordi europei.

Tutte le pubblicazioni del periodo 2022-2026 sono cofinanziate e prodotte nell'ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) della Commissione europea.

I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione Europea o del Programma CERV della Commissione Europea. Né l'Unione Europea né l'autorità concedente possono essere ritenute responsabili.

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