Niente di noi senza di noi.

Niente di noi senza di noi.

  • Contatto

Presentazione del rapporto "Tecnologie assistive per le persone con disabilità".

Presentation of the report "Assistive technologies for people with disabilities"

Il 21st Marzo EUD ha partecipato alla presentazione del rapporto "Tecnologie assistive per le persone con disabilità". La presentazione ha avuto luogo durante la riunione della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo. Il rapporto presenta le principali intuizioni del progetto di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) "Tecnologie assistive per l'inclusione delle persone con disabilità nella società, nell'istruzione e nel lavoro". La relazione è stata preparata per i membri e il personale del Parlamento europeo e si rivolge loro come materiale di base per assisterli nel loro lavoro parlamentare. Il rapporto si concentra sulle tecnologie assistive (AT) che sono progettate per migliorare le capacità funzionali delle persone con disabilità.

Il rapporto presenta una panoramica del contesto normativo a livello nazionale, europeo e internazionale. Il rapporto evidenzia la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) e il concetto di accomodamento ragionevole. Secondo la CRPD, per accomodamento ragionevole si intende la realizzazione di modifiche e adattamenti per garantire che le persone con disabilità possano essere trattate su base paritaria senza imporre al datore di lavoro un onere sproporzionato o indebito, il cui rifiuto è considerato una forma di discriminazione. A livello europeo, la CRPD viene attuata attraverso la Strategia europea sulla disabilità (EDS). Una relazione sull'attuazione della SED, adottata dalla commissione EMPL nell'ottobre 2017, ha chiesto un'attuazione completa della CRPD, sottolineando il ruolo delle AT nell'istruzione e nell'occupazione e incoraggiando le istituzioni dell'UE a migliorare l'accessibilità delle proprie riunioni attraverso le AT attuali, monitorando al contempo lo sviluppo delle AT al fine di migliorare l'accessibilità in futuro. Inoltre, la non discriminazione nei confronti delle persone con disabilità fa parte del Pilastro europeo dei diritti sociali.

Inoltre, il rapporto descrive gli ausili attualmente disponibili per le persone sorde e ipoudenti. Questi ausili sono suddivisi in tre categorie: udito, allerta e comunicazione. Le tecnologie appartenenti alla categoria dell'udito comprendono apparecchi acustici, impianti cocleari, dispositivi di ascolto assistito e prodotti di amplificazione sonora personale. Le tecnologie di allerta per le persone sorde sono progettate per avvisare l'utente di eventi specifici attraverso vibrazioni, luci o una combinazione di questi due elementi, anziché il suono. La terza categoria è quella delle tecnologie di comunicazione, che utilizzano una serie di tastiere, tecnologie video, schermi tattili e strumenti di traduzione tra parlato, testo e segni. Possono essere utilizzate per interazioni faccia a faccia o in telecomunicazione. Sono in fase di sviluppo versioni migliorate di queste tecnologie. Ad esempio, sono attualmente in fase di sviluppo impianti avanzati del tronco encefalico che possono bypassare l'orecchio interno e il nervo acustico per stimolare direttamente i neuroni del tronco encefalico. Inoltre, è in fase di sviluppo anche l'integrazione del linguaggio dei segni negli strumenti di traduzione. Il rapporto sottolinea che questi sviluppi potrebbero essere efficacemente combinati con nuove interfacce come gli occhiali a realtà aumentata.

Il rapporto è disponibile qui:

http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/IDAN/2018/603218/EPRS_IDA(2018)603218_EN.pdf

Tutte le pubblicazioni del periodo 2022-2026 sono cofinanziate e prodotte nell'ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) della Commissione europea.

I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione Europea o del Programma CERV della Commissione Europea. Né l'Unione Europea né l'autorità concedente possono essere ritenute responsabili.

Condividi questo articolo...

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email

Articoli correlati

it_ITItaliano
Vai al contenuto