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I reali diritti di voto delle persone con disabilità alle elezioni del Parlamento europeo

Real rights of persons with disabilities to vote in European Parliament elections

Il 7 giugno 2017, l'EUD ha partecipato a un'audizione pubblica organizzata dal Gruppo di studio SOC/554 dal titolo "Diritto di voto delle persone con disabilità alle elezioni del Parlamento europeo" presso il Comitato economico sociale europeo (CESE). Il Gruppo di studio SOC/554 sta attualmente elaborando e pubblicherà una relazione che analizzerà come le procedure di elezione del Parlamento europeo vengono stabilite a livello nazionale e come vengono prese in considerazione le esigenze delle persone con diverse disabilità. Il Gruppo di studio SOC/554 ha organizzato l'evento al CESE per informare la società civile sull'avanzamento dei lavori e per ascoltare i pareri delle parti interessate in merito agli ostacoli che loro e i loro membri incontrano durante le elezioni. L'EUD ha partecipato all'audizione pubblica per garantire che il gruppo di studio SOC/554 tenga conto del punto di vista dei sordi e lo integri nella sua relazione.

Le ricerche rivelano che le persone con disabilità rimangono escluse dalla partecipazione politica o che i loro diritti sono limitati da barriere legali e fisiche. L'opportunità di partecipare attivamente alla vita politica e di votare è al centro di ogni società democratica: negarla alle persone sulla base della disabilità costituisce una forma di discriminazione. Per le persone sorde esistono molte barriere specifiche che limitano in modo significativo la loro partecipazione attiva al processo decisionale politico. Dibattiti, manifesti, campagne elettorali o qualsiasi altra informazione rilevante e cruciale per la formazione di una decisione politica devono essere pienamente accessibili attraverso l'interpretazione del linguaggio dei segni o la sottotitolazione per gli elettori sordi, consentendo loro di fare una scelta informata e di esercitare efficacemente il proprio diritto di voto.

Helga Stevens, membro del Parlamento europeo, ha sottolineato che il Parlamento europeo, in particolare, e le sue riunioni di commissione devono diventare pienamente accessibili per le persone sorde, affinché possano fare una scelta informata durante le elezioni. L'accessibilità alla partecipazione politica è spesso intesa come l'eliminazione delle barriere fisiche nell'accesso ai seggi e alle schede elettorali, ma le persone sorde devono affrontare barriere diverse: la mancanza di un servizio di interpretariato in lingua dei segni o di sottotitoli prima e durante le elezioni rende inaccessibile anche il processo politico. Mark Wheatley ha aggiunto alla discussione che sono necessari finanziamenti per rendere le informazioni pienamente accessibili.

Ioannis Vardakastanis, presidente del Forum europeo della disabilità, ha sottolineato che l'UE e gli Stati membri (SM) sono legalmente obbligati a creare le condizioni necessarie per consentire alle persone con disabilità una partecipazione piena e senza barriere al processo decisionale politico. Le procedure di voto accessibili da sole non sono sufficienti: l'UE e gli Stati membri hanno la responsabilità legale di garantire la piena partecipazione politica. I gruppi politici sono tenuti a fornire informazioni accessibili, dibattiti accessibili e comizi accessibili ai cittadini con disabilità, per consentire loro di prendere decisioni informate.

Infatti, in quanto Stato parte della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UN CRPD), l'UE ha l'obbligo di garantire che tutte le persone con disabilità, comprese le persone sorde, godano di un uguale riconoscimento davanti alla legge (articolo 12) e di una piena partecipazione alla vita politica (articolo 29). Questi diritti sono tutelati anche dagli articoli 21 (Non discriminazione), 26 (Integrazione delle persone con disabilità), 39 (Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo) e 40 (Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali) della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. La piena partecipazione delle persone con disabilità alla società è anche un elemento centrale della Strategia europea sulla disabilità.

È fondamentale prendere in considerazione la prospettiva dei sordi prima e durante il periodo elettorale e renderlo pienamente accessibile agli elettori sordi attraverso il linguaggio dei segni o i sottotitoli. Solo in questo modo le persone sorde potranno esercitare il loro diritto di voto alle elezioni del Parlamento europeo e partecipare al processo decisionale politico senza discriminazioni.

Tutte le pubblicazioni del periodo 2022-2026 sono cofinanziate e prodotte nell'ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (CERV) della Commissione europea.

I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione Europea o del Programma CERV della Commissione Europea. Né l'Unione Europea né l'autorità concedente possono essere ritenute responsabili.

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