In merito alla mancanza di accessibilità delle informazioni e della comunicazione nel Segno internazionale della risposta dell'UE all'epidemia di coronavirus (COVID-19).
Alla luce dell'epidemia di coronavirus (COVID-19), l'Unione europea dei sordi (EUD) è profondamente preoccupata per la mancanza di accessibilità delle informazioni fornite dalle istituzioni europee nel rispondere all'epidemia di COVID-19.
I leader dell'UE devono dare l'esempio, assicurando che le informazioni sull'epidemia di COVID-19 e la risposta dell'Unione Europea siano accessibili a tutti i cittadini dell'UE, compresi i cittadini sordi dell'UE che utilizzano il linguaggio dei segni.
L'EUD ricorda che l'UE è legalmente impegnata, ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UN CRPD), a garantire il pieno accesso alle informazioni ai sensi degli articoli 9 e 21 della UN CRPD, specialmente durante i periodi di emergenza.
Pertanto, l'EUD esorta la Commissione europea e tutti i leader dell'UE interessati a rendere disponibili i loro annunci in segni internazionali. L'EUD ritiene che questa sia una questione di grande importanza e chiede che gli annunci televisivi o in streaming (sia in diretta che preregistrati) relativi all'epidemia di coronavirus siano interpretati in tempo reale in linguaggio dei segni internazionale, con interpreti di lingua dei segni presenti sullo schermo e chiaramente visibili per tutto il tempo della trasmissione, poiché l'UE ha l'obbligo legale di rendere le sue comunicazioni, annunci e informazioni accessibili a tutti.