Il 23 giugno l'eurodeputato Ádám Kósa ha ospitato un workshop al Parlamento europeo sul tema "I robot del workshop STOA: abilitare i disabili o disabilitare i normodotati".
Il workshop ha avuto come obiettivo/discussione se e come le nuove tecnologie possono aiutare le persone con disabilità e se questo aiuta solo uno sviluppo positivo per tutti nella società.
Gli esperti del tema hanno presentato come le nuove tecnologie hanno migliorato la loro vita e il loro lavoro. Ad esempio, i computer e le applicazioni aiutano a comunicare le persone sorde e a leggere le persone cieche. Questo ha aumentato l'accessibilità all'istruzione, all'occupazione e all'inclusione nella società e all'indipendenza.
Un buon esempio è quello dell'Ungheria, che fornisce smartphone e/o tablet alle persone sorde, che poi utilizzano il servizio Video Relay Interface per comunicare.
Ma è un problema continuo in ogni Paese dell'Unione Europea quello dei finanziamenti che ogni governo stanzia per le tecnologie assistive. È importante che queste nuove tecnologie siano accessibili a tutti, in modo che i diversi cittadini dei vari Paesi non abbiano accesso e poi vengano discriminati perché non è una priorità o perché il loro governo non ha i fondi necessari.
È stata una buona discussione e un buon workshop e anche se le nuove tecnologie non sempre si traducono in uno sviluppo positivo per tutti, è importante che la prospettiva dell'utente finale sia la prima priorità.
Ulteriori informazioni:epthinktank.eu/2015/06/08/stoa-workshop-robots-enabling-the-disabled-or-disabling-the-abled/